Cos’è la selezione?

25 Febbraio 2021

Cos’è la selezione?

Non troppi anni fa, si iniziò a manifestare l’espansione del disegno sul petto dei canarini ossidati, nello specifico ci riferiamo al Nero.

In principio, tale manifestazione si verificava nella fase giovanile dell’esemplare, prima della muta, dopodiché andava a decrementare, limitandosi sulle fasce laterali, lasciando visibile il lipocromo nella zona del petto. Col tempo, sta avvenendo che il disegno resta persistente anche dopo la muta, ed è un effetto importante, quanto affascinante.

Come può avvenire ciò?

La canaricoltura superficiale affermerebbe, con quel piglio di presunzione: si tratta di selezione!

Ma cos’è, allora, la selezione?

Se si trattasse del più strumentale utilizzo di un pennello, di vernici, potremmo definirla astrazione della realtà, manomissione, arte fazione, ma trattandosi di attività che, attraverso lo specchio del fenotipo, vanno ad agire su un patrimonio genico che viene trasportato, è evidente che trattasi di una realtà ben più complessa da individuare. Soprattutto, se ostentiamo la presunzione di decifrarlo senza basi culturali, senza cognizione ampia di materia, con la sola attribuzione di essere dei praticanti della disciplina.

Neppure noi siamo genetisti, pertanto non affermiamo alcuna didattica particolareggiata. Ci atteniamo all’intuizione e ai risultati prefissati da un lavoro indirizzato, come a dire, se ci prefissiamo un obiettivo e ci avviciniamo al bersaglio, allora l’intuizione è pertinente.

Da ultimo, infatti, l’effetto inizia ad espandersi anche nei maschi, mentre prima era prerogativa soltanto di alcune femmine (pochissime in principio).

Il fatto, poi, che il fenomeno si manifesta su tutto il pianeta è segnale evidente che non trattasi di alcuna forzatura, bensì di una risposta già contenuta nel patrimonio genico di questi esseri viventi che, in quanto tali, sono predisposti all’evoluzione.

Fermo restando che i geni sono quelli, identici per quasi tutti gli esseri viventi, è la loro composizione, sia in abbinamento, che in contrapposizione che ne scatena la risultanza.

Ragion per cui, sussistono miriadi di mutazioni, classificabili da micro a maxi.

Le mutazioni non appartengono ad alcun potere politicizzato, ma sono la forma libera della Creazione.

Questo per essere sintetici.

Ciò che invece vogliamo annotare in aggiunta a tanto lavoro è che, oltre alla manifestazione del disegno su petto (fatto ormai acclarato ovunque), sussiste un fenomeno interessantissimo che all’occhio di un attento praticante non dovrebbe sfuggire. Si tratta dell’espansione della diffusione melanica sul fondo, e parliamo sempre del petto perché sul dorso è già avvenuto da tempo. La melanina diffusa è una sorta di infiltrazione che viene gestita da una manifestazione sia quantitativa che qualitativa, probabilmente dovuta a quei fattori di incremento di cui tanto si vocifera.

Quindi, facendo delle proiezioni, è evidente che col tempo si potrà ambire al sogno che iniziò anni or sono e per il quale abbiamo subito parecchie derisioni da personaggi che ambiscono a ben altri poteri. Il sogno sarà planetario e questo ci rallegra, perché ci premia col riconoscimento di un grande seguito.

In definitiva, possiamo confermare che la selezione è di certo una manomissione, ma non del fenotipo standard (che non ha alcun dogma assoluto, ma è più semplicemente una convenzione di un determinato codice genico, trascritto anche abbastanza superficialmente), bensì del patrimonio genetico dei nostri animali che non hanno alcuna voglia di sottostare a convenzioni e tantomeno a costrizioni.

 

Alex-Mauro Montanaro

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